Cronaca del primo giorno - 1 luglio 2013

Con grande gioia è in occasione della solennità del Preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo che ha inizio il Capitolo della Custodia di Terra Santa 2013.
I frati capitolari e alcuni fedeli locali si sono riuniti per la solenne celebrazione presso la basilica del Getsemani. Processionalmente il padre Renato Beretta, Presidente del Capitolo e Visitatore della Custodia di Terra Santa, con tutti i padri concelebranti, si è recato alla pietra dell’agonia e ha svolto un gesto molto significativo, cospargendo la pietra di petali di rose rosse, come ricordo delle gocce di sudore e sangue versate da Cristo nel momento del dolore acuto della notte della sua passione.
Dopo la proclamazione del Vangelo di Luca (22, 39-44), padre Renato ha iniziato la sua omelia spiegando il gesto compiuto all’ingresso, dinnanzi all’altare, gesto che ci ha inseriti nella storia di questo mistero e sulla scia di una tradizione antica che fa parte della storia della nostra salvezza. Attraversando le diverse letture che sono state proclamate ha ricordato come siamo inseriti in tale storia.
Il suo discorso si è poi fatto enigmatico, lasciandoci con il fiato sospeso, ci ha ricordato che la nostra esistenza è sempre in compagnia di una “lei”, che  ci chiama, che ci accompagna anche quando noi lo dimentichiamo; una lei che vuole essere ricordata con forza, decisa a farsi presente anche quando noi non la viviamo, come alcuni che dicono di averla persa o addirittura mai incontrata. Chi, invece, l’ha scoperta veramente, la descrive come dono immeritato e fonte di una gioia non gridata ma profonda. Ci è sempre donata, ma va sempre invocata. Non la meritiamo,  ma dobbiamo desiderarla. Non è legata a nessun territorio, perché abita  solo i territori del cuore!  Sa osare e rischiare, al punto da poter essere ritenuta una follia! Essa è la FEDE.
Padre Renato ha poi ricordato come sia stata radicale la professione di fede che Cristo ha emesso proprio al Getsemani: fare la volontà del Padre e come sia oggi per noi la nostra chiamata ad obbedire al santo Vangelo del Signore Gesù Cristo. Uomini di fede hanno cambiato la storia dell’Ordine francescano, vivendo di fede nelle situazioni che necessitavano di cambiamento e novità.
Anche il Capitolo che inizia è uno strumento di fede, che va accolto nella disponibilità.
Padre Renato ha concluso invocando la protezione e l’intercessione di frate Francesco il piccolo, frate Antonio il teologo, con sorella Chiara, la cristiana.
Una volta rientrati al convento di San Salvatore i frati Capitolari si sono riuniti per la prima volta nella sala dell’Immacolata che per l’occasione è stata sistemata per accogliere i più di cinquanta frati, sia Capitolari, sia tutti i frati che collaboreranno alle sessioni del Capitolo: verbalisti, traduttori, addetti alla segreteria e alla logistica.
Al centro della sala è stata intronizzata la Parola, con una candela sempre accesa durante ogni sessione di lavoro, ad indicare che “luce per i nostri passi è la Parola” del Signore e alla sua luce vogliamo camminare.
Nel pomeriggio dopo il canto del Veni Creator si è ufficialmente aperto il Capitolo 2013 con il saluto del Presidente, fra Renato Beretta, che si è rivolto a tutti i frati presenti e assenti, che ha incontrato durante la sua visita canonica e in particolare pensando ai fratelli della Siria in questo momento di prova e difficoltà grandi. Le sue parole sono state piene di riconoscenza e di ringraziamento, ed ha sottolineato con slancio quanto sia bella la Chiesa di Cristo Risorto!


Il Capitolo vedrà impegnati i frati per diversi giorni, fino al 13 luglio e ogni giorno lo staff della segreteria pubblicherà su questo blog un resoconto della giornata, in modo da poter rendere partecipi ed informati i tanti frati sparsi nei diversi paesi dove la Custodia è rappresentata e presente e i tanti amici e conoscenti che ci hanno nel cuore; a tutti voi va il nostro pensiero e saluto, mentre chiediamo di sostenerci con la preghiera.

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