La giornata è dedicata a S.
Tommaso, l’Apostolo del dubbio, ma soprattutto della grande dichiarazione di
fede conseguente alla sua titubanza e ancor più importante per tutti noi perché
ci ha permesso di essere detti “beati” da Gesù.
Alle ore 7 la santa Messa della
festa con le lodi ci ha introdotti nel tema della fede sulla scia di queste
giornate che sono veramente scandite da ricchi spunti di meditazione sul grande
dono della fede, appunto. Nell’omelia, padre Artemio Vitores si è soffermato su
alcuni brani Apocrifi che descrivono come Tommaso sia arrivato in ritardo a
Gerusalemme dopo aver saputo della morte della Vergine Maria, ritardo che ha
provocato l’indignazione degli altri Apostoli, che lo hanno additato come
incredulo e ritardatario. Un miracolo lo riscatta, secondo gli Apocrifi, perché
è in possesso della fascia di stoffa che la Vergine gli avrebbe consegnato,
visitandolo miracolosamente in India dove si trovava ad evangelizzare, perché
lui potesse dimostrare agli Apostoli che il corpo di Maria non sta nel sepolcro
ma in cielo.
La mattinata di lavoro ha visto
i Capitolari coinvolti in lunghe e intense riflessioni a seguito dei lavori di
gruppo che si sono svolti il pomeriggio del giorno precedente in riferimento
alla relazione del padre Custode. C’è una piacevole atmosfera in aula
capitolare, gli interventi e le risposte del padre Custode manifestano il
desiderio comune di cercare insieme un futuro migliore.
Nel pomeriggio i Capitolari
hanno ascoltato la relazione dell’Economo e dei suoi collaboratori, che
illuminerà tutti sui tanti progetti realizzati negli ultimi tre anni e sulle
novità che hanno modificato alcuni aspetti dell’economato, come previsto dallo
scorso Capitolo del 2010. L’incontro pomeridiano, nonostante si sia protratto
fino a pochi minuti prima la celebrazione del vespro, si è svolto piuttosto
lietamente. Certo, parlare di cifre, numeri e conti, non è sempre facile – anzi
spesso noioso – tuttavia l’Economo ha pensato bene di ravvivare il momento
presentando, tra le altre cose, un interessante filmato che, certamente, sarà
stato di grande aiuto ai Capitolari per conoscere al meglio certe realtà di
cui, talvolta, si rischia di ignorare l’esistenza. Ma questa non è stata
l’unica sorpresa. Istruttivo e costruttivo allo stesso tempo è stato il
constatare l’attenzione e la cura che i frati hanno messo nel prestare
attenzione e nell’analizzare tutto ciò che è stato loro presentato. Insomma, se
davvero si desidera cercare di migliorare le cose, l’impegno parte dalle
piccole cose, anche dal numero o dalla cifra apparentemente più irrilevante.
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